Un mosaico di vigneti su terre vulcaniche, da cui nasce un vino unico e inconfondibile. Dal sole alle colline, nasce un vino che racconta la passione dei viticoltori. Un sistema di coltivazione dalle origini antiche che esalta la qualità dei grappoli.
Un progetto pensato per valorizzare le eccellenze locali e portare l’autenticità dei suoi vini oltre ogni confine.
La storia e il territorio
Le prime tracce di Gambellara risalgono all’epoca longobarda, ma è la viticoltura a renderla celebre nel mondo. La Garganega, vitigno autoctono, ha da sempre caratterizzato la produzione vinicola locale, dando origine a vini bianchi di grande pregio, come il Vin Santo e il Recioto di Gambellara, veri e propri ambasciatori del territorio.
IL CLIMA E SUOLO
Le colline di Gambellara, con i loro suoli vulcanici e il clima mite, offrono un habitat ideale per la coltivazione della Garganega. La viticoltura tradizionale su pergola, unita a una vendemmia tardiva, permette di ottenere vini bianchi di grande complessità e finezza, caratterizzati da un equilibrio perfetto tra acidità e sapidità.
I VITIGNI
La Garganega, vitigno simbolo di Gambellara, è conosciuta per la sua versatilità. Dalle sue uve si ottengono vini bianchi piacevoli, capaci di invecchiare con eleganza. La Durella, altro vitigno autoctono della zona, si distingue per la sua acidità e la sua capacità di produrre spumanti di alta qualità. Entrambe le varietà hanno radici profonde nel territorio e contribuiscono a rendere unici i vini ai piedi dei Monti Lessini.
LA DENOMINAZIONE
La DOC Gambellara, istituita nel 1970, comprende quattro comuni vicentini e si basa principalmente sul vitigno Garganega. La denominazione offre diverse tipologie di vino, dal fresco e fruttato Gambellara DOC ai dolci Recioto e Vin Santo di Gambellara DOCG, ottenuto da uve passite.